18/05/2022

ASSICA, termini di pagamento: “una norma di civiltà che rende giustizia alla ragionevolezza”

18 maggio 2022"Una norma di civiltà che rende giustizia alla ragionevolezza". Così Ruggero Lenti, presidente di Assica, commenta l’approvazione dell’emendamento che chiarisce l’obbligatorietà di pagare i salumi entro 30 giorni, sancendo ogni altro termine come pratica commerciale sleale.

“Per noi non ci sono mai stati dubbi circa l’obbligatorietà di pagare i salumi a 30 giorni – prosegue Lenti. Infatti, all’indomani dell’approvazione del D.lgs. 198/21 di recepimento della attesa direttiva UE in materia di pratiche sleali, eravamo e fermamente convinti che le nuove norme e definizioni non potessero sovvertire quello che per oltre 10 anni è stato considerato un comportamento commerciale scorretto.

Tuttavia, con il rinnovo dei contratti di fornitura a inizio anno, ci siamo visti richiedere condizioni di pagamento oltre i consueti 30 giorni. Un comportamento motivato dai nostri clienti come interpretazioni della nuova norma dalla quale, per omogeneità testuale con le norme UE, era sparita la puntuale elencazione di tutti i prodotti considerati deperibili.

Una richiesta che abbiamo sempre prontamente respinto perché a nostro avviso infondata e inaccettabile. 

Ringraziamo tutti i parlamentari e il governo che hanno ascoltato le ragioni di tutti e preso quella che per noi era l’unica scelta possibile. Evidentemente non solo per noi” ha affermato Ruggero Lenti, Presidente di ASSICA – Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi.

Un provvedimento che apporta solo un chiarimento di tipo burocratico, ma che sul piano economico vale molto per le aziende del comparto: se non si fosse ripristinato questo chiarimento, i tempi di pagamento dei salumi avrebbero rischiato di allungarsi a 60 giorni con una maggiore esposizione bancaria per le aziende produttrici tra i 400 e i 500 milioni di euro l’anno e con il rischio di non avere sufficienti affidamenti.

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